Le Laudi e il Teatro

L’approdo all’ideologia superomistica coincide con la progettazione di vaste e ambiziose costruzioni letterarie; nel campo della lirica vuole affidare il sommario della sua visione a sette libri, le Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi. Nel 1903 vengono terminati e pubblicati i primi tre, Maia, Elettra e Alcyone. Ma anche questa costruzione rimane incompiuta, infatti dopo la morte vengono pubblicate Merope e Asterope, e gli ultimi due libri pur annunciati, non vennero mai scritti.

Maia

L’autore non adotta più uno schema metrico tradizionale, ma fa uso di versi liberi mantenuti inflessibilmente in strofe di ventuno versi (ciascuna numerata in terne di sette) lungo tutto il poema. Il poema prende spunto dalla crociera in Grecia e nell’Egeo che il poeta compì nei mesi di luglio. In realtà il poema costruisce la trasfigurazione in chiave eroica e leggendaria di quella esperienza ed in esso l’ideologia del superuomo, molto frequente nelle opere di d’Annunzio, caratterizza fortemente la forma e i temi trattati. L’opera si ispira molto a vari testi scritti dal filosofo tedesco Nietzsche.

Elettra

Raccoglie poesie celebrative già apparse in precedenza. Anche qui vi è un polo positivo, rappresentato da un passato e da un futuro di gloria e di bellezza, che si contrappongono a un polo negativo, un presente da riscattare. L’aura che avvolge i componimenti è la presentazione della metamorfosi dell’Eroe dannunziano, non più un “Ulisside”, ma una entità che ha pieno possesso della fusione esteta-superuomo, e che quindi ora è votato a nuove imprese di conquista e propaganda.

Approdo al teatro

L’ideologia superomistica ha un peso determinante nell’approdo di d’Annunzio al teatro, che avviene nel 1896 con la composizione di Città morta. Il teatro, rivolgendosi alle moltitudini, può essere il più potente strumento di diffusione del messaggio superomistico. La drammaturgia dannunziana rifiuta ovviamente tutte le regole e forme attuali. D’annunzio ambisce ad un teatro di “poesia”, che trasfiguri e sublimi la realtà, riportando in vita l’antico spirito tragico, che rappresenti personaggi d’eccezzione, passioni e conflitti psicologici fuori dal comune. La sua avventura si apre con la scrittura di una serie di libri, intitolata “le Laudi”.